lunes, 23 de diciembre de 2013

ALBERO DI NATALE

L'ORIGINE PAGANA DELL'ALBERO DI NATALE Il moderno albero di Natale ebbe origine in Germania. Ma i Germani lo presero dai Romani, che lo presero dai Babilonesi e dagli Egiziani. La seguente citazione dimostra a che cosa credevano i Babilonesi circa l’origine dell’albero di Natale: «Una vecchia favola babilonica raccontò di un albero sempreverde che germogliò da un ceppo morto. Il vecchio ceppo simboleggiava il Nimrod morto, il nuovo albero sempreverde simboleggiava che Nimrod era tornato in vita in Tammuz! Tra i Druidi la quercia era sacra, tra gli Egiziani era la palma, e a Roma era l’abete, il quale era decorato con bacche rosse durante i Saturnali [1]»! (Walsh, Curiosità dei Costumi Popolari, p. 242). Il libro Risposte alle Domande, di Frederick J. Haskin, afferma: «L’albero di Natale è dell’Egitto, e la sua origine risale a un periodo molto precedente all’era Cristiana». Sapevate questo—che l’albero di Natale precedeva da molto tempo prima il Cristianesimo? La maggior parte degli aspetti del Natale non sono riferiti nella Bibbia. Naturalmente, la ragione è che non vengono da Dio—non fanno parte del modo in cui Egli vuole che le persone lo adorino. L’albero di Natale, tuttavia, è direttamente menzionato nella Bibbia! Leggete in Geremia 10:2-5, «Così dice l’Eterno: Non imparate a seguire la via delle nazioni...Poiché i COSTUMI dei popoli sono VANITÀ: infatti uno taglia un albero dal bosco, il lavoro delle mani di un operaio con l’ascia. Lo adornano d’argento e d’oro, lo fissano con chiodi e martelli perché non si muova. Stanno diritti come una palma e non possono parlare; bisogna portarli, perché non possono camminare. Non abbiate paura di loro, perché non possono fare alcun male, né è in loro potere fare il bene». Questa descrizione del moderno albero di Natale è chiara. Dio direttamente si riferisce a esso come «la via delle nazioni». In modo altrettanto diretto, Egli ordina al Suo popolo di «Non imparate a seguire la via delle nazioni», chiamando questi costumi «VANITÀ». Il versetto 23 aggiunge una dichiarazione notevole e potente: «O Eterno, io so che la via dell’uomo non è in suo potere e non è in potere dell’uomo che cammina il dirigere i suoi [propri] passi». Dio deve insegnare alle persone come vivere. L’uomo semplicemente non può capire le vie di Dio da se stesso. Non c’è spazio in Geremia 10 a credere, come qualcuno ha cercato di suggerire, che, poiché questi alberi non hanno potere di per sé, in realtà non è proibito di avere un albero di Natale. Dio condanna di alzare alberi pagani (del Natale) con questo chiaro comando Biblico! NOTA [1] Studiamo attentamente chi esattamente era Saturno. Considerate la seguente citazione di un altro grande giornale Americano: The Democrate and Chronicle, Rochester, New York, Dicembre 1984: «La festa Romana dei Saturnali, dal 17 al 24 Dicembre, moveva i cittadini a decorare le loro case con verde e luci e donavano regali ai bambini e ai poveri. La festa del 25 Dicembre del natalis solis invicti, la nascita del sole invincibile, fu decretato dall’imperatore Aureliano nel 274 d.C. come una celebrazione del Solstizio Invernale, e qualche tempo (dopo)…fu Cristianizzato come una data per celebrare la nascita del Figlio della Luce». Il Dr. William Gutsch, presidente del Museo Americano di Storia Naturale—Planetario Hayden, inoltre confermò il nome originale del Natale con questa citazione del 18 Dicembre 1989, in un giornale di Westchester, New York, The Reporter Dispatch: «Gli antichi Romani non celebravano il Natale ma piuttosto una festa pagana chiamata i Saturnali. Accadeva ogni anno, intorno all’inizio dell’inverno, o nel solstizio invernale. Questo era il tempo quando il sole aveva preso il suo percorso più basso nel cielo e i giorni cominciavano ad allungarsi, assicurando così un'altra stagione di raccolto. Tuttavia, «Se molte delle trappole dei Saturnali, sembrano parallele con ciò che molti di noi fanno oggi, noi possiamo vedere da dove prendiamo…le tradizioni delle nostre festività. E in verità, è stato suggerito che anche se Cristo non nacque alla fine di Dicembre, i primi Cristiani—ancora una setta illegale di allora—spostarono il Natale al tempo dei Saturnali per attirare meno attenzione possibile su se stessi mentre celebravano le proprie festività». I Saturnali, naturalmente, celebravano Saturno—Saturno era il dio dell’Agricoltura (della semina) perché il calore del sole era necessario per permettere la semina e la crescita delle culture. Era anche venerato in questa festa della morte dell’inverno in modo che potesse ritornare (Egli era il «sole» ricordate «sun») e ancora una volta riscaldare la terra in modo che la semina primaverile potesse avvenire. Il pianeta Saturno fu nominato successivamente dopo di lui, perché fra tutti i pianeti, con i suoi anelli e il colore rosso vivace, rappresentava meglio il dio del fuoco! Praticamente ogni civiltà ha un dio del fuoco/sole. Gli Egiziani (e qualche volta i Romani) lo chiamavano Vulcano. I Greci lo chiamavano Crono, così come i Fenici—ma loro lo chiamavano anche Saturno. I Babilonesi lo chiamavano Tammuz (come Nimrod resuscitato nella persona di suo figlio), Molek o Baal, come lo chiamavano i Druidi. Tutti questi erano semplicemente i vari nomi di Nimrod. Nimrod era considerato il padre di tutti gli dei Babilonesi.

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